Nel villaggio di Crespi d’Adda esiste un edificio unico nel suo genere. È la cosiddetta villa Castello. Insieme alle ciminiere, la villa Castello di Crespi d’Adda è l’edificio più vistoso di tutto il villaggio operaio, perché svetta sulla pianura anche a chilometri di distanza. La sua imponenza è giustificata dal ruolo che riveste: essere il biglietto da visita dell’intero villaggio operaio di Crespi d’Adda.
Le sue sembianze neomedievali rispondono a uno stile architettonico di fine Ottocento, che si ispira a revival del passato.
L’architetto incaricato di progettare la villa Castello è Ernesto Pirovano. Per una questione di uniformità con l’architettura del villaggio operaio sceglie come materiale predominante il mattone, che richiama le decorazioni in cotto diffusamente presenti sulle altre costruzioni. L’esterno della villa Castello è arricchito da fitti ornamenti, come monofore, bifore, trifore e colonnine, basi e davanzali in marmo, parti in cemento, affreschi con stemmi araldici, mosaici, capitelli dal tono epico e inserti in ferro battuto e bronzo.
Anno di costruzione 1893-1894. Venti mesi. Progettisti: architetto Ernesto Pirovano, Ingegner Pietro Brunati.
L’architetto incaricato di progettare la villa Castello è Ernesto Pirovano. Per una questione di uniformità con l’architettura del villaggio operaio sceglie come materiale predominante il mattone, che richiama le decorazioni in cotto diffusamente presenti sulle altre costruzioni. L’esterno della villa Castello è arricchito da fitti ornamenti, come monofore, bifore, trifore e colonnine, basi e davanzali in marmo, parti in cemento, affreschi con stemmi araldici, mosaici, capitelli dal tono epico e inserti in ferro battuto e bronzo.
Anno di costruzione 1893-1894. Venti mesi. Progettisti: architetto Ernesto Pirovano, Ingegner Pietro Brunati.